Silenzi di sabbia by Carla Perrotti

Silenzi di sabbia by Carla Perrotti

autore:Carla Perrotti
La lingua: ita
Format: epub
editore: Corbaccio
pubblicato: 2011-03-03T05:00:00+00:00


Buio

Mille dubbi si fanno strada e si manifestano l’uno dopo l’altro, subdoli e inquietanti in uno stillicidio continuo, ma è la condizione fisica quella che mi preoccupa più di ogni altra cosa. Dopo il Taklimakan ho continuato la consueta attività in palestra con Franco; lui la chiama ‘fase di mantenimento’, un lavoro non molto impegnativo ma efficace che tuttavia non ha nulla a che vedere con l’allenamento specifico per un’impresa come quella che ho in mente. Ne parliamo con calma, valutando ogni aspetto della preparazione. Mi conosce benissimo, forse ancora più di quanto mi conosca io, ed è l’unico in grado di esprimere un parere attendibile: sarò ancora in grado di reggere alla fatica e ai ritmi di un allenamento che durerà diversi mesi? Franco dice che, sì, posso farcela, a patto di lavorare tutti i giorni con costanza, senza defezioni.

L’idea di riprendere con gli allenamenti è eccitante, mi sembra di tornare ai tempi in cui praticavo sport agonistico e trascorrevo giornate intere in palestra per prepararmi alle competizioni. E poi sarà stimolante confrontarsi con Max, impegnato anche lui con gli allenamenti sul ghiaccio, scambiarsi opinioni su muscoli, pesi e alimentazione, sotto lo sguardo attento di Franco, che segue anche la preparazione sua e di altri giovani atleti.

Naturalmente il grosso problema resta quello dell’organizzazione, in particolare l’acquisizione degli sponsor che ha la priorità su tutto il resto. Sarà il loro coinvolgimento a decidere se potrò andare avanti. È un lavoro al quale non mi sono mai dedicata prima, anche perché la presenza di Sector era una garanzia e tutta la macchina organizzativa era gestita direttamente da loro. Incomincio a lavorare in questa direzione e mi trovo davanti a difficoltà che neppure sarei riuscita a immaginare. Commetto errori su errori nel valutare situazioni e persone che ritenevo idonee ad affiancarmi mentre i mesi scivolano via. La tensione aumenta e mi rendo conto che la scadenza che avevo stabilito dovrà sicuramente essere posticipata.

Un evento drammatico mi colpisce improvviso, anche se in qualche modo vi ero preparata già da tempo: viene a mancare la mia mamma. Non riesco ad accettare la perdita della figura più significativa della mia esistenza, è lei che mi ha sempre seguito e incoraggiato nei percorsi di vita e di sport senza mai interferire nelle mie scelte, anche quelle azzardate. È stata una grande sportiva, come mio padre, e insieme hanno sempre partecipato ai successi e alle sconfitte mie e di mio fratello. Era molto orgogliosa delle imprese nei deserti e riusciva a dissimulare la sua preoccupazione, anzi la sua serenità era quasi uno stimolo per continuare. La vita cambia, improvvisamente. Priva di un riferimento fondamentale, sono vulnerabile, impreparata a elaborare psicologicamente una perdita così grave. Inutile dire che il progetto viene accantonato: in questo momento è difficile trovare la concentrazione necessaria, inoltre non me la sento di lasciare mio padre. Il problema in realtà non esiste, dal momento che da anni ormai la sua mente è lontana e non segue più le avventure della figlia, però è impensabile progettare una partenza in queste condizioni.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.